AGLIO

AGLIO

Il bulbo dell’Aglio (Allium sativum L.) viene impiegato dall’uomo da migliaia di anni come spezia, verdura o a scopo curativo. I bulbi contengono composti solforati (alliina, metiina e isoalliina), ajoene, flavonoidi, saponine e sapogenine. Nei bulbi freschi e intatti l’alliina è inodore. Al momento dell’apertura e della rottura delle tuniche che avvolgono lo spicchio, per ossidazione l’alliina viene trasformata rapidamente in allicina dall’enzima allinasi. La Farmacopea Europea richiede una concentrazione minima di allicina nei bulbi secchi e micronizzati del 0,45% (Eur. Ph. 2019). 

Dati clinici
L’aglio ha dimostrato sia in vivo che in vitro di ridurre i livelli di colesterolo e di lipidi nel plasma e la formazione di placche aterosclerotiche. Una revisione sistematica con meta analisi ha mostrato una riduzione media significativa dei livelli di trigliceridi totali e di colesterolo di 0.11mmol/L e di 0.19 mmol/L in seguito all’assunzione di 1 mg di allicina per un periodo di 8-16 settimane (Reinhart et al., 2009). Il principale meccanismo d’azione è l’inibizione della sintesi del colesterolo attraverso l’inibizione di alcuni enzimi appartenenti alle ossidoreduttasi (enzima malico e idrossimetilglutaril-CoA reduttasi), alle transferasi (acido-grasso sintasi) e dell’enzima glucosio 6 fosfato deidrogenasi. Inoltre l’Aglio riduce l’ossidazione delle lipoproteine inibendo l’enzima acetil-CoA. Un particolare composto organico dell’aglio, l’ajoene, ha dimostrato inoltre di avere la capacità diretta di inibire l’assorbimento dei lipidi e la digestione dei trigliceridi assunti con la dieta (Gargouri et al., 1989). 

Un grammo di Aglio micronizzato somministrato per un periodo di almeno 8 settimane ha dimostrato un’azione ipotensiva sia in pazienti ipertesi che normotesi (Hosseini and Hosseinzadeh, 2015; Wang et al., 2015). Su pazienti ipertesi la riduzione media della pressione sistolica registrata è stata di 11 MMHG  e diastolica di 7 MMHG, invece su pazienti normotesi la riduzione più contenuta è stata di 8 e di 5 MMHG della pressione sistolica e diastolica.  Allicina e S-allil-cisteina sembrano essere i principi attivi responsabili di questa azione, per un’attività antiossidante, un’inibizione della sintesi del NF-κB, una regolazione ormonale sul sistema renina angiotensina aldosterone (RAAS) e del H2S renale, oltre ad agire da ACE-inibitore (Hosseini and Hosseinzadeh, 2015). 

L’attività antiaterogena, antiaggregante piastrinica e antitrombotica dell’aglio è stata evidenziata in diversi studi. L’aglio protegge da ossidazione delle LDL e dalla formazione delle foam cells, prevenendo la formazione di placche aterosclerotiche (Rahman and Billington, 2000). L’aglio riduce inoltre l’aggregazione piastrinica e la formazione di microtrombi, per un’inibizione dell’enzima trombossano (Gonen et al., 2005), con una riduzione del 39% dell’aggregazione spontanea dei trombociti.

A livello del sistema immunitario, scarseggiano studi clinici di riferimento sull’effetto antibatterico e antimicrobico dell’Aglio. Alcuni dati preliminari suggeriscono che l’Aglio sia in grado di modulare la risposta immunitaria (Th1 e Th2) e di stimolo delle cellule Natural Killer, risultati che necessitano di un maggior approfondimento.

Sicurezza
L’aglio è considerata una pianta officinale sicura. Su volontari sani, due mesi di trattamento con 10 g/die di bulbi micronizzati (equivalente a 60 grammi al giorno di aglio fresco) per 3 mesi non ha portato ad effetti collaterali o di tossicità a parte alitosi. Per la possibile interazione della droga con l’aggregazione piastrinica e coagulazione del sangue, particolare cautela nella somministrazione dell’Aglio in pazienti sotto terapia anticoagulante, anche se ancora da dimostrare clinicamente. Per lo stesso motivo è consigliabile sospendere la somministrazione del trattamento a base di Aglio una settimana prima di un intervento chirurgico per diminuire il rischio di sanguinamenti ed emorragie. Dati clinici sull’assunzione di aglio e preparati a base di aglio durante la gravidanza e allattamento sono ancora scarsi, insufficienti per stabilirne la sicurezza. 


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